Salvia divinorum

La Salvia divinorum ha una lunga e continua tradizione di uso religioso come enteogeno da parte degli sciamani indigeni Mazatechi, che la usano per facilitare gli stati di coscienza visionari durante le sessioni di guarigione spirituale.La pianta si trova in habitat isolato, ombreggiato e umido nella foresta pluviale di montagna a Oaxaca, Messico. Cresce fino a oltre un metro di altezza. Ha steli quadrati cavi, grandi foglie verdi e fiori bianchi occasionali con brattee viola. I botanici non hanno determinato se si tratta di un cultigeno o di un ibrido.
Il suo costituente psicoattivo principale è un diterpenoide noto come salvinorin A, che è un potente agonista del recettore κ degli oppioidi. Salvinorin A è unico in quanto è l'unica sostanza naturale nota per indurre uno stato visionario in questo modo. La Salvia divinorum può essere masticata, fumata o presa come tintura per produrre stati di coscienza alternativi intensi e profondi e, occasionalmente, comportamenti imprevedibili che vanno dal riso al linguaggio incomprensibile. La durata degli effetti è molto più breve di quella di altri composti psicoattivi più noti, tipicamente durano solo pochi minuti. Gli effetti collaterali più comunemente riportati includono un miglioramento dell'umore e sensazioni di intuizione, calma e connessione con la natura, sebbene raramente possa anche causare disforia (umore spiacevole o scomodo). Salvia divinorum non è generalmente considerata tossica o crea dipendenza e come agonista degli oppioidi κ, può avere un potenziale come analgesico e come strumento terapeutico per il trattamento delle dipendenze da droghe. Sebbene non sia attualmente regolamentato dalle leggi federali USA sulla droga, diversi stati hanno approvato leggi che criminalizzano la sostanza e la DEA ha elencato la Salvia come "droga preoccupante".